Quando si comunica si rischia sempre di sbagliare, sporcando la chiarezza del nostro messaggio con parole in più o gesti che non servono: la comunicazione ha le parole contate e racconta molto di noi.
Esistono momenti in cui il caos e l'imprevisto ci rendono maggiormente fragili e comunicare ci sembra un atto pesante da affrontare, seppur necessario per renderci persone vive.
Ma la comunicazione è anche diventata collettiva e i social media hanno amplificato emozioni e stati d'animo condivisi. Quando dal tasto di un cellulare si accede sui social è come essere in una grande piazza e sentire mille vocii, rumori per lo più che bombardano i nostri pensieri e ci stancano.
Avere attenzione per ogni cosa è importante per chi opera nel settore della comunicazione, ma spesso bisogna lasciar andare e il superfluo cede il posto all'essenziale.
Si comunica e si vive meglio senza frastuono e soprattutto senza l'ansia di dover rincorrere i cosiddetti "click", che si tratti di un sito web o di un giornale on line, i click che dettano il mercato della pubblicità stanno davvero rischiando di compromettere un sistema di comunicazione con basi già ben definite circa ciò che è "notiziabilità" e semplice informazione.
Da giornalista ho potuto più volte sperimentare quanto certi algoritmi dettati da una certa comunicazione digitale possano far male e nuocere anche alla collettività, spesso in preda ad un compulsivo scenario di facili allarmismi o di frenesia, nemica sia della professionalità più concreta che dell'essere umano in quanto tale.
Cedrospeziato nasce sposando le nuove tecnologie, ma ponendosi limiti correlati ad uno stile di vita nuovo e slow che inneggia a ideali di civiltà e rispetto per ciò che arreca benessere all'anima.
Si parte sempre da chi siamo e dove vogliamo andare, mantenendo salda autostima e dignità.
Un nuovo libro sta per fare capolino dalle costole di Cedrospeziato e riguarderà proprio la comunicazione, come sempre non vedo l'ora di presentarvelo, intanto buona vita con meno accessi social ;)