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Chagall a Bologna

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Chagall a Bologna

Io amo l'arte e si sa, chi ama l'arte è disposto a viaggiare per conoscere e vedere da vicino capolavori di inestimabile bellezza artistica.

Io viaggio spesso per questo. La mostra che vi racconto, in questo inizio autunno piuttosto slow (lento), è la mostra dedicata al grande "Chagall, Sogno e Magia", prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con il patrocinio del Comune di Bologna. La mostra è curata da Dolores Duràn Ucar  e racconta il mondo intriso di stupore e meraviglia dell’artista Chagall, artista dirompente, moderno e profondamente radicato nella spiritualità ebraico-russa, che ha scelto di avvalersi di un linguaggio unico e personale.

Marc Chagall è uno tra gli artisti più longevi della storia dell’arte.

Grande sperimentatore di tecniche e stili, pur non aderendo a nessun movimento preciso, Chagall si è sperimentato in varie tecniche dove il suo talento e la sua idea di amore hanno spiccato nel panorama artistico dell'epoca.


Moishe Segal è il nome ebraico di Marc Chagall. Nato a Vitebsk, nell’attuale Bielorussia, di origini ebraiche Marc è il primo di nove figli. All’età di 20 anni, si trasferisce a San Pietroburgo per iscriversi alla Società Imperiale per la protezione delle Belle Arti, che abbandonerà per frequentare la scuola di Léon Bakst. Nel 1909 Chagall incontra Bella Rosenfeld, la donna che poi diventerà sua moglie. Nel 1911 si trasferisce a Parigi e l’anno successivo espone per la prima volta al Salon des Independants. Nel giugno del 1914 Marc è protagonista della prima personale nella redazione di “Der Sturm” a Berlino.

Nelle opere di questo immenso artista coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista. Le sue opere riproducono un immaginario onirico in cui è difficile distinguere il confine tra sogno e realtà.

La cultura ebraica, la cultura russa e quella occidentale, il suo amore per la letteratura, il suo profondo credo religioso, il puro concetto di Amore e quello di tradizione, il sentimento per  la moglie Bella, tutto è racchiuso in 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. Opere rare di starordianria bellezza, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico.

La mostra è suddivisa in cinque sezioni in cui sono riassunti tutti i temi cari a Chagall: la tradizione russa legata alla sua infanzia, dalla quale non si allontanò mai; il senso del sacro e la profonda religiosità che si riflettono nelle creazioni ispirate alla Bibbia; il rapporto con i letterati e i poeti; l’interesse per la natura e gli animali e le riflessioni sul comportamento umano che trovarono espressione nelle acqueforti delle Favole; il mondo del circo, che lo affascinava sin dall’infanzia per la sua atmosfera bohémienne e la sua sete di libertà; e ovviamente l’amore, che domina le sue opere e dà senso all’arte e alla vita.

Molte sono le opere firmate Chagall che catturano lo sguardo attento degli amanti dell'arte, la mostra racconta al pubblico i primi ingaggi che lo stesso artista ebbe dapprima come illustratore di favole per La Fontaine e molti sono i qudri di piccola e grande dimensione che affascinano, attraverso l'uso del colore, la sala gremita di spettatori.

Il rapporto con la religione segnò la sua opera artistica, infatti molte sono le opere che raccontano la Bibbia e una in particolare La crocifissione di Cristo.

La natura e gli animali sono i soggetti preferiti da Marc Chagall, che racconta sognante il rapporto che lo lega ai luoghi d'infanzia; l'amore trascendentale domina altre tele dove ad essere protagonista è un importante uso del colore e la vita sentimentale idealmente concepita.
Dopo aver trascorso un periodo negli Stati Uniti D'America, nel 1950 Chagall torna in Europa per stabilirsi definitivamente a Saint-Paul-de-Vence, dove morirà il 28 marzo 1985 e dove verrà, pe rsua stessa volontà, seppellito nel cimitero cristiano.

Durante il percorso di mostra ci si troverà all’interno di una Dream Room: una video installazione - che vede l’ideazione e la regia di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi - che permette al visitatore di immergersi in immagini svincolate dal reale che si frammentano come percezioni illogiche ed emozioni dell'inconscio. In Dream Room le opere di Chagall si liberano nello spazio della stanza dando vita a un'opera ambientale onirica, una realtà superiore come fosse una sub-realtà. La realizzazione è di Art Media Studio di Firenze.

Vivere la mostra, per me rappresenta sempre un grande privilegio. Osservare dal vivo opere che hanno fatto la storia dell'arte è un onore che riesce a farmi cogliere il bello in ogni sfumatura di questo lavoro a contatto con la vita nella sua accezione migliore e più aulica.

Se potete, non perdetevela. Amate l'arte che testimonia il nostro passaggio su questa terra, a volte difficile e complicata da vivere bene.

Le opere di Chagall sono in mostra a Palazzo Albergati a Bologna fino al marzo 2020.

 

 

 

 

 

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