La storia dell'ulivo si lega profondamente alla storia dell'umanità, fin dai tempi più antichi è l’ulivo a rappresentare un simbolo trascendente di spiritualità e di tutto ciò che di sacro comporta. Già simbolo di pace e valore, la pianta del'ulivo rappresenta nella religione e nella mitologia un forte elemento naturale di purificazione e di rinascita.
La terra di Cerignola rappresenta per me e per la mia famiglia una storia importante ricca di tradizione e cultura, amore e prosperità, dove anche gli uliveti creano affinità e magia, simboleggiando continuità tra passato e presente. Torno spesso a Cerignola dove gelosamente conservo ricordi ed affetti ed è nel primo libro della collana, ideata da Cedrospeziato, che descrivo con dovizia alcuni di essi e lo sfondo della campagna pugliese nel suo massimo splendore.
E' cosa nota che la buona comunicazione di un territorio deve passare prima attraverso l'amore dei suoi abitanti e spesso non è cosa facile poterlo manifestare: molte sono le bellezze di un sud Italia nascoste ai più, complice l'amarezza di un modo di fare non sempre lecito e di problematiche non indifferenti legate alla complessità di un mondo del lavoro sempre più complicato e di una cronaca poco edificante. Anche il pensiero degli abitanti ne è spesso influenzato, lasciando spesso cadere e impoverire spirito d'iniziativa, orgoglio e vivacità culturale.
Cerignola vanta eccellenze da sempre e non solo in ambito enogastronomico. La storia ne è ricca e citare alcuni personaggi rispetto ad altri nell'ambito della letteratura e della musica, anzicchè della politica ne sarebbe riduttivo. Nonostante le cronache, questo territorio vanta più di altri, un grosso orgoglio e una grossa tenacia imprenditoriale da sempre.
La bella di Cerignola, varietà di oliva da tavola è ormai apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo. Moltissime sono le aziende che esportano e che nel tempo hanno saputo dare prestigio a questo buonissimo frutto, presente non solo sulle tavole dei pugliesi.
La tre giorni andata in scena a Cerignola dal 20 al 22 ottobre ha messo in mostra alcune delle eccellenze presenti in città. In primis quelle produttive legate alla Bella di Cerignola, dalla gastronomia all’artigianato, sapientemente raccontate dai depositari di sapere, uno tra tutti Mastro Ciccio custode delle tradizioni e protagonista del video promozionale de La più Bella sei tu.
Alcune delle eccellenze legate al mondo della cooperazione e dell’associazionismo rappresentano per questa terra un vero vanto e un riscatto: dalla Società Cooperativa La Bella di Cerignola con sede presso l’azienda Santo Stefano dei conti Pavoncelli che dal 1933 si occupa della trasformazione, del confezionamento e della commercializzazione di olive provenienti esclusivamente dai campi dei soci, alla cooperativa sociale Pietra di scarto che da un terreno confiscato alla criminalità organizzata ha dato vita a un uliveto e non solo. E ancora le associazioni A.GE Cerignola onlus, ORSA onlus, WE Make e S.O.S. Cerignola, la libreria L’Albero dei Fichi e l’autrice Chiara Patarino che durante la tre giorni hanno animato con letture e laboratori lo spazio dedicato ai bambini.
Dulcis in fundo il mondo della scuola, che ha dato manforte alla manifestazione in diverse forme: dalla presenza grazie all’alternanza scuola-lavoro degli studenti del Liceo Scientifico ‘A. Einstein’ al Gruppo Giovani della Parrocchia Sant'Antonio da Padova, che ha curato gli interventi di street art oltre a realizzare l’originale oliva in cartapesta che ha caratterizzato tutte le casette, fino alle studentesse del Liceo Artistico ‘Sacro Cuore’ che con la supervisione e il coordinamento di Carla Ladogana hanno ideato meravigliosi abiti e accessori ispirati alla Bella di Cerignola e sono state protagoniste della passerella artistica La più Bella sei tu, che ha chiuso la manifestazione domenica sera (a causa della pioggia si è svolta all’interno del Teatro Mercadante).
“Quello che ci muove è l’amore, la dedizione per questa città”, ha affermato il Sindaco Franco Metta durante il taglio del nastro dell’evento e ha poi aggiunto: “questa è un’occasione importante per Cerignola, per confermare a tutti coloro che da fuori ci guardano che la città si è risvegliata e sta recuperando il tempo perduto”. Un messaggio arrivato forte e chiaro a tutto il pubblico de La più Bella sei tu, compresi i numerosi giornalisti provenienti da ogni parte d’Italia che hanno scoperto un territorio ricco di storia, agricola e non solo. In occasione dell’evento, infatti, è stato possibile visitare il Museo di Torre Alemanna accompagnati dalle guide dell’associazione Verderamina e il Polo Museale con le guide della Pro Loco.
Una piccola mostra ‘Cinta d’uliva donna m’apparve’, a cura di Giovanni Rinaldi, ha accompagnato l'evento raccontando la storia e il valore culturale dell’oliva attraverso le arti e la letteratura. Per chi volesse Palazzo Fornari ospita la storia dell'ulivo fino al 29 ottobre (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 23.00)
L'olio di oliva, protagonista assoluto ci ricorda il suo valore anche nell’antichità come cosmetico e come detentore di bellezza e salute.
Un plauso alle organizzatrici Ester Fracasso e Maria Pia Liguori che, ringraziando la città di Cerignola per l’accoglienza e il sostegno all’iniziativa, hanno dichiarato all’unisono “abbiamo sentito l’amore per questo luogo, prima attraverso le parole e i racconti di Mastro Ciccio e poi attraverso i ragazzi, le associazioni, i produttori; questo a conferma che l’unica prosperità possibile è quella condivisa. La più Bella sei tu vuole essere un’occasione di rivalutazione e valorizzazione di questo territorio e delle sue eccellenze”.
Ogni evento ben organizzato può diventare terreno fertile alla cooperazione e al successo di qualsiasi comunità: comunicare bene può far bene a tutti i protagonisti di una rete che può crescere e far crescere.... Ad maiora!
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