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Libando in chiusura

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Libando in chiusura

Cedrospeziato ha seguito per la seconda volta la manifestazione che vede la città di Foggia e lo street food protagonisti in un connubio creativo a cielo aperto. Il tema di questa ormai quarta edizione è stato il grano, re del territorio e numerosi i professionisti che con dedizione e bravura hanno saputo spiegarlo e proporlo ad un pubblico sempre più curioso e presente.

Il festival del cibo di strada conta ormai seguaci da ogni parte d'Italia e Foggia si veste a festa per l'occasione. "Libando, viaggiare mangiando", festival organizzato  dal Comune di Foggia e dall' Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’associazione Di terra di mare con l'impresa creativa Red Hot e Streetfood Italia si è presentato in quest’edizione ancor più ricco puntando l’attenzione sui ‘Grani di Puglia’, sulla storia e sulle tradizioni con l' obiettivo di voler recuperare anche la memoria storica di una terra che, oggi più di ieri, ha bisogno di vivere.

Il grano, quindi è stato l'elemento intorno a cui hanno ruotato la mostra a cura di Gianfranco Piemontese e il convegno - accomunati dal titolo ‘Dal grano alla pasta’ -, i numerosi seminari, i laboratori dedicati ai bambini, le master class di importanti chef, le performance di street art, i libri presentati, la tavola rotonda con esperti del settore, la cena sociale ‘Le Mamme dei Vicoli’, i menù proposti nel villaggio enogastronomico.

Giovedì 20 aprile, Libando ha aperto i battenti con la mostra ‘Dal grano alla pasta’, una raccolta di racconti, foto e video, che testimonia l’importanza del grano per la Capitanata attraverso un percorso che vede protagonisti gli uomini e le donne che hanno lavorato e lavorano nei campi, la produzione del grano Cappelli, i luoghi dell’immagazzinamento dei frumenti ovvero le fosse granarie, gli attrezzi e gli strumenti della raccolta e della lavorazione del grano, le ‘fabbriche della pasta’ che hanno operato a Foggia e in Capitanata.

A seguire il convegno che ha visto l’intervento di esperti del settore – come Giandomenico Marcone (responsabile acquisti Granoro), Nicola De Vita (legale rappresentante Molino De Vita), Pasquale De Vita (ricercatore del CREA-CER Centro Ricerca Cerealicoltura Foggia), Angelo Petruzzella (vicepresidente Nazionale Lega Coop Agroalimentare) e Fernando Di Chio (agronomo) – che hanno sottolineato l’importanza dell’aggregazione e della filiera per garantire la qualità delle produzioni nazionali e tutelare il settore cerealicolo italiano e, in particolare, pugliese.

In questi giorni la cittadinanza ha partecipato con entusiasmo a quello che vuole essere un invito per tutti: amare la propria cultura, mantenere le proprie tradizioni, dando vita ad un convivio a cielo aperto in grado di ravvivare ogni animo, dove il cibo si fa collante e caratteristica di un'economia che vuole crescere.

Una bella scoperta è ‘Villaggio Libandino’, un momento interamente pensato per le famiglie, dove i bambini sono al centro della manifestazione e coinvolti a rendere viva una cucina a cielo aperto dove hanno potuto apprendere alcune tecniche d'impasto di pane, pasta e dolci e divertendosi hanno gustato nuove esperienze saziandosi di storie della tradizione e non.

Numerosi e interessanti i seminari che hanno visto l'esplorazione degli ingredienti sposarsi con piatti e tradizioni: dall’Acquasala proposta in due diverse varianti dalla chef Diana Pia Pignatelli al ‘grano così com’è’ con Letizia Consalvo e Giovanna Stefanelli; dall’arte dell’impasto di Antonio Cera alla cucina del terrazzano, che ha visto la messa in scena di un racconto a più voci con Pasquina Sacco autrice del libro ‘Il pancotto garganico, il piatto della pazienza’, gli chef Annalisa Grana e Nicola Russo, l’attore Luigi Schiavone.

E poi ancora ‘il grano, ingrediente 3.0 per i fuori sede’ a cura dei blogger de ‘La cucina dei fuori sede’ e ‘coltiviamo la nostra pasta’ con lo chef Leonardo Vescera. Il grano e la pasta sono stati gli ingredienti usati da grandi chef, provenienti da ogni dove, che hanno tenuto master class a ‘Libando’. Cinzia Mancini, Nazario Biscotti, Gianfranco Brescia, Peppe Zullo, Cristina Bowerman, Antonino Maresca, Leonardo La Catena e i due campioni mondiali di pizza Attilio Albachiara e Nino Pannella, hanno accettato la sfida, portando in piazza Cesare Battisti ricette diverse e piatti unici, accomunati dal tema dell’evento.

Non sono mancati momenti di riflessione sulle nuove frontiere del cibo, grazie alla tavola rotonda “Stappa, mangia e parla” che ha visto la partecipazione di relatori illustri come Cristina Bowerman chef del Glass Hostaria di Roma, Vittoria Cisonno direttrice del Movimento Turismo del Vino di Puglia, Peppe Zullo chef di Villa Jamele a Orsara di Puglia, Fabio Renzi Segretario Generale di Symbola, Pasquale Porcelli giornalista enogastronomico del Corriere della Sera, Sandro Romano corrispondente per la Puglia della rivista Italia a Tavola, Vincenzo D’Antonio corrispondente per la Campania della rivista Italia a Tavola, Oscar Buonamano giornalista e blogger de L’Espresso e Luciano Pignataro, scrittore e giornalista enogastronomico che a ‘Libando’ ha presentato anche il suo libro dal titolo ‘La cucina napoletana’.

La cucina foggiana, invece, è stata al centro della cena sociale che ha visto anche quest’anno protagoniste ‘Le mamme dei vicoli’. Per una sera hanno vestito i panni da chef, mettendo a disposizione le loro abilità culinarie e proponendo un menù tipico: parmigiana di melanzane, cavatelli fatti a mano con ragù alla foggiana da condire a piacere con parmigiano, pecorino, cacioricotta, carne al sugo (salsiccia, involtini, tracchie), cardoncelli con l’uovo, grano cotto e pizza di ricotta.

‘Libando’ ha fornito ai produttori pugliesi opportunità di visibilità e di incontro grazie al B2B che ha visto la presenza di buyer provenienti da Irlanda, Lituania ed Estonia.

E, in occasione di “Libando” è stato possibile scoprire o riscoprire, accompagnati da guide, anche alcuni monumenti del centro storico di Foggia: il Museo Civico, gli Ipogei e la Chiesa di Santa Maria della Misericordia.

A fare da testimonial tra gli stand anche un inaspettato Vittorio Sgarbi – a Foggia per la prima nazionale assoluta al Teatro ‘U. Giordano’ con il racconto della vita e le opere di ‘Michelangelo’ - che ha apprezzato scagliozzi, paccanelli e Nero di Troia.

Una vera chicca a conclusione della manifestazione è stata senza dubbio, la vittoria del Foggia calcio con la conseguente premiazione in serie B. La festa è così raddoppiata ponendo la città di Foggia agli onori di cronaca!

“La prima edizione di Libando è stata una scommessa, mentre oggi possiamo dire con certezza che questa è una manifestazione attesa tutto l'anno in città e non solo - ha spiegato il sindaco di Foggia, Franco Landella, durante l'inaugurazione della quarta edizione di Libando -. I conti in rosso che abbiamo trovato al Comune di Foggia al nostro insediamento non ci hanno scoraggiato e abbiamo sin da subito avuto la consapevolezza che bisognava dare una spinta positiva e propulsiva alla città, partendo dagli eventi culturali e da quelle manifestazioni come Libando che possono rappresentare un'opportunità di sviluppo e crescita culturale ed economica per la nostra città, che per troppo tempo è rimasta ai margini”.

Libando si è confermata un'esperienza da vivere per tutti coloro che amano il buon cibo, le tradizioni, ma soprattutto la condivisione: convivio significa fare esperienza piena di scambio e solo il cibo ha questo magico potere di mettere sempre tutti daccordo. Non trovate?!

 NB: la foto è a cura di Monica Carbosiero

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