Ci sono libri che raccontano l'esistenza in tutte le sue sfumature e coglierne il significato va ben oltre la forma letteraria prescelta. Ci sono tradizioni che appartengono alla gente e che coltivano sentimenti erga omnes: speranza, fiducia, amore.
Il libro Tra l'acqua e l'olio è il nuovo libro scritto da Mietta, cantante, attrice e doppiatrice, che con semplicità narra alcune delle più note usanze tradizionali popolari del sud Italia.
La carmatura del malocchio, la santamonica, il rito di San Giovanni e quello di Sant'Antonio sono solo alcuni dei più noti riti laici che per secoli hanno calmato animi e dato speranza ai cuori. Spesso erano i santi protagonisti di certi riti popolari, a loro si rivolgevano le mamme e le nonne per avere notizie in merito a questioni legate alla famiglia.
Ai santi si affidavano desideri e si chiedevano risposte. Piccoli riti, abitudini di vita quotidiana che scandivano le giornate, parte di un patrimonio culturale e umano del quale si rischia di perderne traccia.
Ho letto il libro di Mietta tutto d'un fiato, trovando tanti spunti di riflessione e senza mai annoiarmi, i libri ci trasmettono i contenuti più vari e a volte sta alla nostra attenta lettura riuscire a coglierne gli aspetti più interessanti.
Tra l'acqua e l'olio accarezza tematiche femminili di sicuro interesse: la maternità, il senso di appartenenza, la tradizione e il rapporto con la vita nel suo insieme...
La lettura scorre fluida e i personaggi, frutto di una creatività al femminile rendono reale ogni episodio, ricordando quanta storia appartenente alla gente del sud sia presente nel testo, dall'osservanza per le tradizioni all'amore per i rapporti umani.
Difficile non appassionarsi alla lettura, in fondo... Non sono i libri gli strumenti che danno voce alle sfumature dell'esistenza? !