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Il messaggio

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Che la comunicazione sia quanto di più lontano esista da quello che può reputarsi una scienza esatta ne dobbiamo essere tutti consapevoli. Non servono esclusivamente manuali e studi a darcene conferma, ma soprattutto l'esperienza nel portare avanti una campagna che sia d'informazione o di marketing.

Comunicare rivela sempre una certa predisposizione ai rapporti umani.

L'arte della comunicazione non può e non deve mai essere confusa con i semplici numeri.

A condire la professionalità del comunicatore non può mancare quello che io reputo essere l'ingrediente principale di ogni rapporto: L'etica.

Oggi più che mai ogni individuo, ogni brand si trova a dover fare i conti con una giungla, spesso, arida di informazioni e motivazioni. Fare numero non sempre è sinonimo di qualità da privilegiare e sempre più spesso la preferenza si deve dirigere verso una tipologia definita di target, un vero punto di riferimento cui rivolgere le proprie ed eventuali aspettative.

In un momento storico sociale tanto connesso dove è più forte il rumore del gossip anzicchè il tintinnio del sapere e dove tutto si consuma nell'arco di un attimo, comunicare può sembrare assai complesso.

La verità è che ci si concentra molto spesso su un ipotetico feed back anzicchè sul come e su cosa si vuole comunicare. Le idee si confondono e il ruolo ingrato e delicato del comunicatore d'impresa si fa strada nei meandri della confusione di massa, generata da un uso non sempre consono dei social media, sempre più terreno minato ricco di veleni e frustrazioni sociali.

Il messaggio deve essere chiaro ai propri interlocutori e arrivare forte e nitido per poter attendersi un qualsi voglia feed back. In questo non esistono scuole che possano sostituirci, solo tanto buonissimo senso e un'ottima capacità di ascolto verso il target cui si vuole indirizzare la propria missiva aziendale.

Le cose non sono così facili da paventare e l'abilità del professionista serio è quella di farsi media onesto, ponte del pensiero, in grado di comprendere, attraverso un' appropriata e giusta analisi, le esigenze in capo sia al trasmittente che al ricevente, riuscendo a favorire il  collegamento tra due fili ancora scollegati.

Non è un caso se comunicazione significa letteralmente dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, collegare!

Una definizione che  non smette di richiedere l'insieme di tutti quei fenomeni che comportano la corretta distribuzione di informazioni e che richiedono il giusto tempo per affermarsi nel medio lungo termine e non certo nell'arco di tempo scarso e insufficiente previsto da un solo tweet.

 

| Categoria: Comunicare | Tags: comunicazione, target, feed back, messaggio | Visite: (1148) | Indietro

 

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