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La professionalità ha un fondamentale parametro: l'etica

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La professionalità ha un fondamentale parametro: l'etica

Professionalità e standard etico. Riflettiamoci su...Parlare di lavoro, oggi, diventa pesante e la materia potrebbe rivelarsi assai complessa da approfondire in maniera tecnica e specifica.

Una cosa è utile capire su tutto: l’importanza dello standard etico applicato alla professionalità. Professionalità che non deve essere esclusiva dimostrazione da parte del lavoratore subordinato, ma anche e oserei dire soprattutto da parte del titolare d’impresa.

E’ utile e opportuno, infatti, che al lavoratore pervenga l’indice di professionalità da parte del titolare dell’impresa, in abbinamento allo standard etico: se in linea con l’etica, la professionalità assumerebbe un più alto indice di gradimento e livello da tutti gli stakeholders dell’impresa e ciò eviterebbe discrasie e malintesi fuorvianti, alimentando un buon rapporto con i dipendenti e assicurando maggiori prestazioni qualitativamente, importando così un valore aggiunto a tutti gli uomini che hanno deciso di fare impresa.

Il codice civile e in particolare il diritto del lavoro regolano i rapporti tra lavoratori subordinati e azienda, ma è con l’onore etico che la capacità aziendale si misura nel quadro socio economico attuale.

La differenza la fa il valore aggiunto: ormai è un fuor di dubbio!

In tutto ciò si innesca il meraviglioso mondo della comunicazione, dove il ruolo del buon comunicatore è assunto da tutte le parti chiamate in causa.

Nel mondo odierno e nel contesto sociale attuale non si può più correre il rischio di speculare sul lavoro altrui, che sia o meno subordinato, di fatto resta il rispetto per le competenze, la storia, la professionalità acquisita o da acquisire.

Non si possono ignorare valori, un tempo, messi da parte per favorire uno o l’altro tipo di lavoratore: bisogna attivarsi verso un comune punto di partenza, il successo è la meta di chi, lavorando sodo e con impegno e rispetto avvalora la dignità fondamentale dell’essere umano, messa a dura prova il più della volte da sciocchi ed inopportuni compromessi.

Anche in economia vale il principio dello standard etico combinato alla professionalità. Rende di più l’impresa che meglio si contraddistingue per valori intramontabili di onestà, capacità di gestione e problem solving…

Il Codice Etico, del resto, è l’altra faccia del Bilancio Sociale.

Infatti dalla missione aziendale si possono diramare due attività concomitanti, una più generale rivolta al controllo delle politiche d’impresa (il Bilancio Sociale), l’altra ai comportamenti individuali (il Codice Etico).

Può definirsi come la vera e propria “Carta Costituzionale” dell’impresa, una carta dei diritti e doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di ogni partecipante all’organizzazione imprenditoriale.

E’ un mezzo efficace a disposizione delle imprese per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell’azienda, perché introduce una definizione chiara ed esplicita delle responsabilità etiche e sociali dei propri dirigenti, quadri, dipendenti e spesso anche fornitori verso i diversi gruppi di stakeholder.

Così come per la comunicazione aziendale vale quella più corretta ed efficace, per la professionalità aziendale vale su tutto l’onestà, valore presumibilmente acquisito e già personale, che nei rapporti di medio lungo termine paga sul serio. Sempre.

Da ricordare che..

L’alternativa (assai sconsigliabile) non è altrettanto duratura sia per la vita professionale delle persone a capo dell’azienda sia per l’azienda stessa.

 

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