La scorsa stagione Cedrospeziato è stato protagonista in tv.
Sono stata invitata, infatti, a far parte del cast di Sfida ai fornelli, un divertente ed interessante format proposto da Convìtv per l'emittente Teledauna.
Ho rivestito il fantastico ruolo di Giurata all'interno della simpatica trasmissione condotta egregiamente da Piero Russo, bravissimo collega, dove dovevo giudicare ogni nuova pietanza proposta in tv.
Ricette casalinghe si sono susseguite e nel giudicare un piatto migliore di un altro, dando anche la possibilità di spendere in beneficenza un buono spesa o far vincere lo stesso ai concorrenti, vip o clienti Convì, non è stata sempre cosa facile.
Ogni piatto racconta una storia e dietro ogni ricetta c'è una persona da rispettare.
Il mio compito di Food writer e food blogger mi ha spinto ad ascoltare ognuno di voi, spettatori attenti, che con affetto mi avete seguito calorosamente da ogni parte della nostra bellissima Italia, e a rispondervi tempestivamente il più possibile.
Studiare un piatto non è sempre cosa semplice...
Bisogna guardare ai gusti primari, ai gusti secondari e alla texure che fanno di una portata un piatto unico dal sapore inconfondibile e buono davvero.
Chi scrive di cibo lo sa bene, l'insieme di tutti questi fattori e la preparazione di un piatto ne possono determinare il successo o ahimè il fallimento. Cucinare, la cosa più banale del mondo per alcuni, in realtà tanto banale e stupida non è.
Lo sapete che l'aria che introduciamo nella bocca quando mangiamo può determinare una variazione di gusto già dal secondo boccone? Inoltre la giusta combinazione dei gusti primari (salato, dolce, amaro, acido) deve arricchire in modo equilibrato già il primo boccone che assaggiamo ed è per questo, infatti, che il primo boccone è riservato a chi deve giudicare il piatto...
Inoltre l'unione degli ingredienti utilizzati e l'arditezza nel fare di una portata anche una bella e riuscita presentazione, sia nell'accostamento dei colori che nel modo di amalgamare la texure di tutti gli ingredienti usati, ne decretano il successo nel suo complesso, oltre a dimostrare rispetto verso chi ne deve apprezzare e comunicare le qualità nutrizionali.
A questo mi piace aggiungere che chi cucina ha una storia da raccontare....quasi sempre...un vissuto che passa dal piatto.
Cucinare in tv non è semplice per tutti, vuoi l'emozione di dover vincere una certa timidezza, vuoi il confronto con l'altro concorrente.
Cucinare è sempre un atto d'intimità profonda (radici culturali) che si condivide. Un altro valore aggiunto è dato da una parolina magica: impegno.
Cucinare è un'azione che ci impegna a prenderci cura di noi stessi...e questo traspare sempre in ogni nostra ricetta e nostro gesto.
Comunicare bene i prodotti gastronomici, comunicare al meglio le nostre azioni è importante...
Il rispetto passa soprattutto attraverso una reale conoscenza.