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That's amore, cultura e radici

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That's amore, cultura e radici

Il cibo è soprattutto identità culturale: impossibile ignorarlo. Ogni ricetta prende vita anche e soprattutto da usi e costumi sia della zona di appartenenza che della zona che ci ospita per un periodo medio lungo. Oggi più che mai la società si mostra in modo nuovo dove ogni tradizione strizza l'occhio ad un'altra, di un altro luogo, non sempre vicinissimo al nostro.

Anche la cucina si reinventa proponendo commistioni di sapori non sempre facili e di rapida accettazione. I palati più raffinati cercano novità come l'acqua nel deserto e i giovani amano sperimentare oggi più di ieri accostamenti di gusto e sapore che sanno di innovazione e ricerca.

Le nuove generazioni sono affascinate da tutto ciò che può dare stimolo e nuova linfa anche ad un territorio, come quello del sud Italia, già molto ricco dal punto di vista gastronomico. I viaggi studio o di lavoro all'estero sono aumentati sensibilmente, ed anche io ricordo con nostalgia i piatti che accompagnano certi percorsi lontano dai propri cari.

Ingredienti che ci fanno compagnia e che, seppur diversi da quelli usuali nel nostro territorio d'origine, diventano cari compagni di viaggio. L'evento-dinner "That's amore", organizzato in quel di Lucera presso la "New Cantina del pozzo" ha voluto omaggiare la tradizione e l'identità culturale acquisita attraverso una sorta di sposalizio tra ingredienti, specialità pugliesi e usi gastronomici tipici della tradizione culinaria inglese. Una cena egregiamente strutturata con l'aggiunta di una buona degustazione di vini scelti della nostra terra di Puglia - a partire da un ottimo spumante di falanghina la cui storia è stata ben narrata a tutti i partecipanti dal bravo sommelier intervenuto per l'occasione - alternando durante l'arrivo delle portate vini dal sapore più delicato come il bombino a quello più corposo appartenente al buon rosso pugliese. L'entree della cena ha rappresentato un ottimo apripista anche per i più scettici.

La presentazione del piatto sotto forma di espressino è riuscito nel suo intento: sorprendere con impatto scenico una portata ottimamente strutturata anche nella sua composizione, calda quanto basta e con una lieve schiumetta in superficie, ideale a riprodurre fedelmente il tipico espressino all'italiana. Una vera zuppetta di funghi selvatici con schiuma di tartufo e polvere di porcini ha ricordato i profumi autunnali della campagna inglese.

A seguire una serie di portate con nomi indicativi di un percorso enogastronomico con influenze inglesi, inaspettatamente sorprendenti. Le capesante perse nel bosco, arricchite tra l'altro di bacon croccante, hanno ben reso l'idea dell'omaggio alle due nazioni, che i due giovani protagonisti volevano rendere ai commensali presenti.

Un simpatico melting pot linguistico il titolo scelto per l'evento-dinner: "That's amore", cosi come si può ritrovare nella celebre canzone interpretata da Dean Martin. I due audaci cuochi Mirko e Giammarco hanno onorato le proprie provenienze geografiche e professionali dando spazio ad una creatività culinaria di prestigio, comune ai più blasonati maestri di alta cucina. Una cena ricca di elementi culturali oltre che gastronomici, ricchi spunti per accendere un'arte, quella del convivio, che andrebbe sempre alimentata con animo aperto e colloquiale, scevro da ogni sorta di pregiudizio.

A proseguire "Where Federico II meets the Queen", un ottimo risotto al ragù arricchito con una deliziosa fonduta di caprino, il risotto della regina quasi a voler sottolineare un primo piatto corposo e degno dei migliori banchetti regali. Pancetta di Maiale a bassa temperatura con Patata Douphinoise al Tartufo, Sponsale grigliato e salsa di Mostarda Inglese e a seguire un flute a base di lemongrass, Double Cream e Mais Dolce, una sorta di limoncello del futuro dove la dolcezza del mais ben si sposava con il sapore più fresco della lemongras.

A concludere Burro di Arachidi, Banana e Cacao, elegante dessert denominato "Il giardino segreto" e certamente ben proposto in un piatto a cappello... verosimile rappresentazione di un pezzettino di giardino all'inglese! Preparazione e tempi di cottura ideali grazie alla bravura e all'ardire dei due giovani Mirko e Giammarco, ma certamente capaci di fare davvero bene come hanno saputo dimostrare con gusto e senza il rischio di risultare banali, rispettando la tradizione culinaria di due paesi, l'Italia e l'Inghilterra, che hanno e avranno ancora tanto da dirsi nonostante la recente fuoriuscita dell'Inghilterra dal resto d'Europa.

GLI CHEF

Mirko Esposito - Campione nazionale under 23 di cucina mediterranea, attualmente 2° chef all'Hotel Anthony di Jesolo, e per la serata That’s Amore gioca in casa. Mirko, infatti, è cresciuto nel ristorante di famiglia La Cantina del Pozzo dove da piccolo aiutava il papà Antonio; poi la passione per la cucina lo ha portato a studiare e a fare esperienze in giro per l’Italia e non solo.

Tra i vari riconoscimenti la medaglia di bronzo personale e quella d’argento a squadra con il team provinciale del Gargano e Capitanata nel 2014; sempre nello stesso anno Mirko si è aggiudicato la medaglia di bronzo tra professionisti III Memorial Cav. Angelo Consoli in Alberobello e nel 2015 la medaglia di bronzo al Concorso cuoco dell’anno all’EXPO di Milano.

Giammarco Angelilli - Vive a Londra dove riveste il ruolo di head chef al Friends Restaurant e ha ricevuto il premio “Rosetta” dell’anno 2014/2015 assegnato dall’Automobile Association (AA) che ha standard elevati. Giammarco è lucerino di nascita ma vive in Inghilterra da qualche anno, dopo aver fatto esperienza in diversi ristoranti in giro per il mondo, da New York a Lugano.

| Categoria: Eventi e recensioni | Tags: London, risotto, Puglia | Visite: (1040) | Indietro

 

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