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La mise en place, forma oltre la sostanza!

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La mise en place, forma oltre la sostanza!

Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita..." -Anthelme Brillat-Savarin.
Il gesto di apparecchiare la tavola fa parte dei nostri gesti quotidiani e spesso per la fretta o per semplice pigrizia non sempre ci si ricorda dell'importanza di preparare la tavola per l'amore dei nostri occhi e di quelli dei nostri commensali.

Gesti automatici e del tutto indifferenti ci nascondono l'importanza di un semplice gesto all'apparenza insignificante, ma utile per regalarci attenzioni e giusta serenità in un momento di rito assoluto: il consumo del pranzo!Il galateo ha fatto scuola e ogni anno sembra voler stravolgere regole o abitudini di rito....

In realtà più che il galateo a suggerirci di non dover trascurare tale rituale è il nostro cuore che alla vista di una bella e curata tavola non può che gioirne mettendo in risalto anche la gioia di chi siede con noi al desco."Anche l'occhio vuole la sua parte" recita un famoso detto e così anche nella preparazione della tavola imbandita di lussureggianti pietanze possiamo restare affascinati e colpiti da una cura ed un'attenzione per i particolari che non può che rendere entusiasti e onorati gli ospiti che accoglieremo.

Segno di garbo, civiltà, educazione ed eleganza, ma anche di una innata raffinatezza, rendere piacevole una tavola per la cena o semplicemente per una colazione non è indice di esagerazione, bensì rivela un certo amor proprio che spesso ahimè si tende a metter da parte sempre più nella società moderna.

In realtà, l'attività di apparecchiare la tavola, sconosciuta alla civiltà greca, ha origine verso la fine della repubblica romana.Fino al periodo delle guerre puniche a Roma, anche nelle case più ricche, la tavola era allestita con lo stretto necessario e l'unico valore legato al consumo del pasto restava la frugalità! Con il tempo qualcosa è cambiato e con l'avvento di una civiltà sempre più consapevole il valore sacrale, prima vera esclusività di sacrifici, si è allargato alla mensa della casa.

L'assunzione del cibo diventa non più momento di mero sostentamento, ma vera ed emblematica espressione di reale civiltà.
Anche per i pasti più semplici e frugali il tavolo viene coperto almeno da una tovaglietta all’americana.
Sul tavolo, oltre alle stoviglie necessarie, basta disporre il cestino del pane o della frutta: tutto l’insieme rende più gradevole l’atto del mangiare.Non dobbiamo ignorare il significato di questo nostro comportamento.L'offerta che oggi troviamo è vasta ed apparecchiare con gusto non significa solo poter godere di un ampio portafogli!

Ricercatezza e gusto per i particolari, ma anche scelta dei materiali e dei colori incentiva la riuscita di una cena in compagnia.In un momento storico sociale così particolare e difficile da gestire, il nostro amor proprio non deve e non può lasciarsi andare: via libera, quindi, a idee creative, a segnaposti intelligenti e a tutto ciò che con eleganza e creatività può strapparci un sorriso di fierezza durante il momento sacrale del convivio.

Piatti e non solo...Avete in mente una cena a base di pesce? Scegliete dei piatti adatti, magari in ceramica colorata e un centrotavola creato da voi utilizzando gusci di conchiglie prese in spiaggia..Per rendere la nostra tavola curata e speciale basta davvero poco!

Presto vi posterò le mie idee...Intanto Prosit! ;)

| Categoria: Una finestra sul mondo | Tags: mise en place, tavola, pasti | Visite: (956) | Indietro

 

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