Esistono ricette che dell'arte culinaria sanno davvero farne poesia. La cucina italiana ne è davvero piena. Oggi ho provato a preparare il brasato al barolo, ricetta classica ricca di fascino ed elogio ad un territorio, quello piemontese, che in termini di prodotti tipici ha davvero tanto da offrire.
Per la scelta della carne bisogna distinguere il pezzo che più di tutti può offrire la ricetta più riuscita. In questo caso io suggerisco il cosidetto Cappello del prete, un pezzo del muscolo della spalla, tenero e ricco di tessuto connettivo.
Il vino Barolo è una delizia per il palato e anche se può sembrare uno spreco stappare una buona bottiglia di barolo per condire la carne, credetemi la bontà che ne verrà fuori, non potrà che spingervi a degustare altro barolo nel calice!
Questa è davvero una ricetta per buongustai!
Eccovi la mia versione del brasato!
Ingredienti 1 kg di cappello del prete / 2 carote / 1 costa di sedano / ginepro qb / un rametto di rosmarino / 3 scalogni freschi / olio evo qb / sale e pepe qb / un poco di noce moscata / 2 foglie di alloro / una noce di burro / un cucchiaio di farina solo se risultasse troppo liquida la salsina / 1 bottiglia di buon barolo piemontese
Preparazione In una ciotola piuttosto capiente mettete a macerare, in frigo la notte prima della cottura, la carne ben unta di olio, spezie e verdure affettate con il vino. Il mattino seguente fate scolare bene la carne e infarinatela mettetendola in una casseruola a rosolare con del burro girandola su ogni lato, aggiungete la marinatura della ciotola e fate cuocere a fuoco lento per circa 3 ore. Ogni tanto controllate la cottura infilzando con i rebbi di una forchetta, (la forchetta non deve trovare troppa difficoltà a uscirsene dalla carne) aggiungete altro vino e scolate le verdure per bene per poi aggiungerle a pezzettini piccoli alla salsa in riduzione. Servite caldo. NB: questa ricetta richiede attenzione e tanta pazienza per la sua riuscita ;)
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