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La frisa pugliese

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La frisa pugliese

La Puglia è ricca di prodotti tipici che sanno far innamorare qualsiasi forestiero a tavola, le ricette di questi prodotti, molti dei quali sono da forno, vengono custodite quasi gelosamente dalle numerosissime massaie presenti sul territorio. Donne che con la loro superba gestione domestica hanno saputo curare con forza e amore i propri cari.

Alcune di queste donne si possono incontrare nei borghi vicini e nei centri storici delle città. Il loro sapere è diventato prezioso e riuscire a custodirlo è cosa sempre più impegnativa e rara. Io amo la Puglia anche per questo e il ricordo di tradizioni e ricette dal sapore speciale di casa vivrà sempre nel mio cuore ovunque dovessi ritrovarmi nel mondo: le radici raccontano chi siamo!

Mia nonna era una di queste meravigliose donne del sud e mia madre e mia sorella non sono da meno. Non è un caso parlare di loro definendo ognuna la regina del focolare.

La panificazione interessa una grande fetta dell'economia e, non di rado, nelle case del sud si possono apprendere i migliori metodi per creare squisiti ed eccellenti prodotti da forno. La ricetta tradizionale che voglio condividere quest'oggi con i miei numerosi lettori riguarda il mondo delle Frise...

Pane dei crociati, le frise rappresentano una storia da raccontare che partecipa un territorio intero e tutti i suoi abitanti mettendoli tutti d'accordo anche a tavola.

Si, perchè le frise o frisedde (come sono spesso denominate in gergo) sono eccellenti prodotti che ben si sposano con la dieta mediterranea e si possono elaborare in più modi, uno di questi lo ritrovate nella ricetta salentina per eccellenza.

 

 

La frisa

Ingredienti
La ricetta classica prevede l'uso della farina di orzo, ma si può utilizzare anche semola di grano duro.Per il lievitino: 100gr di Farina tipo 0 già lievitata per Pane / 100 cc di Acqua a temperatura ambiente. Sarebbe opportuno utilizzare lievito madre o al max lievito di birra fresco. Per impasto 350gr di farina integrale di orzo / 150 gr di semola di grano duro rimacinata / 250 cc acqua a temperatura ambiente e un cucchiaio di sale fino.

 

Preparazione
Impastare ben bene a mano in una coppa, data la consistenza acquosa dell'impasto e una volta creato il lievitino impastare con tutti gli ingredienti a disposizione per la ricetta. Il procedimento ricorda quello di un qualsiasi tipo di pane. Con questa pasta possiamo preparare così dei grandi taralli a forma circolare che, ben coperti, vengono messi a crescere (lievitare) in un luogo riparato per circa 24 ore. Quando vedremo  questi taralli  ben cresciuti e raddoppiati di volume sarà il momento giusto per infornarli a 200°C, nella parte più calda del forno. Appena saranno diventati dorati, si potrà procedere al taglio, facendo un piccolo accenno con un coltello molto tagliente. I mastri fornai più attenti e tradizionali usano ancora la tecnica dello spago che con un taglio deciso rendono più rugoso il pane pronto per ricevere così il condimento a base di sugo di pomodoro.

Per servire le frise sarà opportuno ammorbidirle con poca acqua minerale e condirle a piacere con pomodori e origano, i più buongustai potranno gustare questa specialità accompagnandole a zuppette di pesce fresco in brodo.

 

| Categoria: Pane e dintorni, La cucina nel mondo, Finger food - Aperitivi, Cibo e Cultura | Tags: frisa, puglia | Visite: (1270) | Indietro

 

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