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Donne di pace

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Donne di pace

Dopo quasi due anni di pandemia dove la forza dell'uomo è stata piegata da qualcosa che si è dovuto studiare ed imparare a gestire, ora la guerra  evidenzia il male, che continua ad affliggere i popoli.

Inevitabilmente è la festa della donna che ci ricorda tanti sacrifici patiti da tutti gli esseri umani: le donne e gli uomini che non le lasciano mai sole.
Non si tratta di differenza di genere, non più, ma di caratteristiche e qualità innate e a molti ancora sconosciute.
In questo momento storico sociale non posso non dedicare una riflessione a quelle donne costrette a partorire e a crescere i loro bimbi o di altri all'interno di rifugi sotterranei, le più fortunate che hanno trovato riparo e non si sa fino a quando.
La forza di una donna è stata spesso messa a dura prova per motivi fisiologici, ma anche sociali e la storia lo insegna e ce lo ricorda, ahimè, non solo in questa giornata dove la mimosa simboleggia quella stessa forza riconosciuta e valorizzata anche a fini commerciali.
Le donne sono forti e non solo per natura, ma ciò non significa che non abbiano un grosso peso da portare e saper portare e spesso non si tratta di solo lavoro. La sensibilità femminile è la chiave per comprendere debolezze e paure del tutto umane. Il prendersi cura degli altri, al di fuori di loro stesse, è un must il più delle volte impossibile da rifiutare. La donna nei suoi esempi "esemplari" rappresenta davvero un punto di congiunzione tra cielo e terra.
Le donne raramente hanno potuto scegliere negli anni la loro storia.

La Storia è stata fatta da donne che spesso hanno creato le condizioni per quella parità di diritti adesso tanto ambita da tutti.

Nelle infermerie da campo, nelle fabbriche, nelle case, nelle case di cura, in ogni luogo dove è necessario prendersi cura delle vite altrui, la donna rappresenta la dolcezza della vita.

Alla donna è stato chiesto di esserci sempre e comunque nei secoli, guai a non riuscire a farlo nel migliore dei modi. 
Le donne dell'Afghanistan ci ricordano che l'inferno femminile non trova mai pace, proprio quando si cercava di dare uno slancio alla vita, i talebani hanno ripreso a vietare diritti irrinunciabili per ogni essere vivente.
La guerra in Ucraina non fa eccezione ed oggi il mio pensiero e quello di tutte le donne grate alla vita è rivolto a tutte coloro che resistono a ogni impensabile cattiveria e malvagità posta in essere da uomini privi di scrupoli.
Molti passi in avanti sono stati fatti, ma la storia odierna ci ricorda che ciò non basta per poterci sedere tranquille nella speranza che la vita possa riacquistare presto il suo vero e più importante significato.

Il mondo ha bisogno delle donne e della loro forza per migliorare ogni ambito della vita. Oggi più che mai.

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