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Manfredonia, un castello vista mare

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Manfredonia, un castello vista mare

Amo l'Italia e i suoi paesaggi e non è un caso se il mio prossimo libro della collana Cedrospeziato racconterà dei numerosi viaggi in giro per la bellissima Penisola. Alcuni posti entrano di prepotenza nel cuore del viaggiatore, si sa, e anche nel mio si annoverano luoghi del cuore dove staccarsi, a volte, diventa difficile.

E' il caso di Manfredonia, splendida perla cittadina che ci avvicina al magnifico Gargano fatto di storia e natura. Manfredonia ha molto da raccontare, a partire dal suo castello trionfante che si trova quasi al centro del paese.

I castelli sono affascinanti e incantevoli da ammirare in ogni periodo dell'anno, ma è in inverno che, a mio parere, acquistano un quid in più: vuoi la presenza del mare di fronte, vuoi l'imponenza di un luogo che sa incantare. Il castello fu costruito a Manfredonia da Carlo I sfruttando strutture già presenti sul posto.

E' pensiero comune infatti che in origine la struttura consistesse di locali cinti da muraglie predisposte di porte di comunicazione con l'esterno. Varie sono state le trasformazioni che si sono susseguite nel corso dei tempi dall'originario progetto riconducibile al prothomagister Pietro d'Angicourt.

Una delle prime trasformazioni del castello fu ad opera degli aragonesi, all'incirca nel 1440, quando in un più vasto progetto di fortificazione delle zone costiere, diedero forza al complesso di una cinta muraria che andava a racchiudere la struttura preestintente.

In seguito fu pensato un bastione a pianta pentagonale per proteggere la struttura intera in caso di attacco nemico. Sopra il corridoio esterno esiste una formella marmorea che raffigura l'Annunciazione perciò lo stesso prende il nome dell'Annunciazione.

La storia della creazione dei castelli in terra di Puglia rapisce sempre la mia curiosità.

Si narra che negli anni il castello perse la sua funzione difensiva e nel XVIII secolo fu utilizzato come caserma, ed il torrione ad ovest venne usato come prigione.

Il comune di Manfredonia lo acquistò nel 1901 e lo donò con il D.P.R. n. 952 del 21 giugno 1968 allo Stato con l'impegno da parte di quest'ultimo di costruirvi all'interno un museo archeologico.

Torno volentieri a Manfredonia in ogni periodo dell'anno. A Febbraio è il momento, dopo l'estate, più adatto: si festeggia il carnevale e per l'occasione la città si fa ancora più bella grazie ai suoi carri addobbati per la festa e riconosciuti tra i più belli d'Italia.

Mi piace ammirare sempre del castello lo stile sotto il profilo architettonico che si rifà molto a quelli che erano i canoni costruttivi propri degli svevi, grazie alla sua regolarità geometrica, bello e imponente ricorda tempi andati mentre è il paesaggio intorno, così romantico grazie alla vista del mare, che ne fa uno dei posti sicuramente più valevoli della bella Puglia.

 

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